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La storia dell'Istituto

L'Itis di Lonato è sorto nel 1967 come sezione staccata del   "B.Castelli" di Brescia, dapprima con il biennio propedeutico e poi con la   specializzazione in meccanica.

Nel 1974 ha   ottenuto l'autonomia ed ha aggiunto l'indirizzo in Elettronica.

Dal 2002 è stato   istituito anche l'indirizzo in informatica.

Nel 2004 l'istituto ha ottenuto anche   il corso di Liceo Scientifico Tecnologico, nonché la formazione di un corso di   qualifica professionale triennale.

Con la riforma della scuola superiore ha acquistato il corso di Istituto Professionale, indirizzo "Manutenzione e assistenza tecnica" ed ha dovuto rinunciare al Liceo Scientifico Tecnologico in quanto sperimentazione soppressa.

Nel 2014 è stato istituito l'indirizzo chimico

Dall'anno scolastico settembre 2016, a seguito dell'aumento degli studenti, l'Istituto utilizza anche delle aule e la palestra del Centro Giovanile di Lonato.

La Scuola è intitolata dal 1994 a Luigi Cerebotani, illustre scienziato e sacerdote, nato a Lonato nel 1847.

1 cortile interno della scuola

Insegnante di fisica prima a Verona, si trasferisce in Germania dove, accanto all'interesse e all'aiuto per gli immigrati italiani, svolge un'intensa attività di ricercatore, progettando varie invenzioni, anche se queste in Italia non ottengono alcuna applicazione concreta, contrariamente a quanto avviene all'estero. Tra le maggiori sono da segnalare il teletopometro per misurare le distanze tra due punti; l'autotelemetereografo, il telecurvigrafo, l'ideazione di relais, il telegrafo stampante da lui chiamato Qui-Quo-Libet, invenzioni che anticipano molte scoperte nel campo delle telecomunicazioni. Gli ultimi studi lo vedono interessato al settore degli orologi elettrici e della luce fredda, la quale troverà applicazione dopo la II guerra mondiale con le lampade al neon 

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